Luoghi magici, con persone speciali
Dagli itinerari in città guidati da immigrati che ci vivono da tempo, alle vacanze a basso impatto ambientale per scoprire l’altra faccia della Laguna di Venezia, alle visite nelle terre dell’antimafia. Ecco alcune idee per straordinari “Incontri di valore”.
Napoli, Torino. Umanità e bellezza
In giro per i quartieri di Napoli accompagnati da una guida ucraina che da otto anni si è stabilita qui, divenendo partenopea a tutti gli effetti. Il suo nome è Yulia Sanchenko. Con lei è possibile conoscere, attraverso gli occhi dei nuovi abitanti, una metropoli che, come tutte le capitali del mondo, è multietnica e in continua evoluzione. «Dentro Napoli ci sono cento città - dice Yulia - ed è quello che cerco di raccontare. Non essere una nativa di qui mi induce a prepararmi bene e ad approfondire molti aspetti, a partire dalla lingua, che nemmeno i napoletani, a volte, conoscono». Un’altra modalità inusuale è narrarla attraverso i muri dell’arte urbana, con le guide di Napoli Paint Stories, un progetto di street-art e graffiti. Il passo è breve, poi, per raggiungere Pozzuoli, il Parco Archeologico di Posillipo e la Grotta di Seiano, con un salto alla vicina Procida, capitale della cultura 2022.
Analoga esperienza si può vivere nella regale Torino, grazie a una cooperativa di migranti che organizza passeggiate multiculturali per piccoli gruppi interessati a un turismo di partecipazione, votato all’inclusione sociale. Valori di civiltà che si respirano anche alla Certosa di Avigliana, un ex convento del ‘500 oggi trasformato in struttura ricettiva e centro di formazione aperto a tutti, dal gruppo Abele. Da qui passa l’itinerario per la valle di Susa, toccando la Sacra di San Michele, che ispirò Umberto Eco e “Il nome della Rosa”.
Cullati dalla laguna
Sono alcune tappe, queste, di un turismo consapevole che fa rivisitare luoghi noti o meno noti con occhi diversi, incontrando persone speciali impegnate, oltre che nel sociale, nel sostegno alla legalità o nella tutela di ambiente e territorio. Pensiamo, ad esempio, a Venezia e alla sua Laguna al riparo dal turismo di massa. Difficile, ma non impossibile, anche nel dopo pandemia in cui viene presa doppiamente d’assalto. «Ma la vera Venezia va vista dal mare», osserva Emanuele Màspoli, fondatore dell’associazione culturale “Il Lato azzurro”, da 25 anni trapiantato a Sant’Erasmo. E suggerisce di partire proprio da questa grande isola, soprannominata “l’orto di Venezia” (patria del carciofo violetto, presidio Slow Food), dove si arriva con imbarcazioni locali e poi a piedi. Una vacanza a basso impatto ambientale e ad alto tasso emozionale, alloggiati in una struttura calata nella venezianità: economia di vicinato, prodotti a chilometro zero consegnati in barca ai veneziani, una vita ancora rurale distante anni luce dal fragore delle calli.
L’itinerario verso la Laguna nord comprende un giro in barca alla scoperta delle isole scomparse, un metro sotto l’acqua, in un paesaggio di canne palustri, ibis e fenicotteri: quindi tappe a Torcello, Burano e a San Francesco del deserto, l’isola-monastero. «Da qui si comprende meglio che la città d’acqua è un sistema, in cui ogni isola ha una propria funzione».
Bellezza e riscatto
Sono sei gli itinerari, come questi, degli “Incontri di valore”: fino a otto giorni lontano da casa, per ritornarci migliori. Al Sud gli altri tre. Puglia e Basilicata vengono riscoperte dall’interno. A Matera si fa la conoscenza di un’associazione locale e si visita un antico frantoio ipogeo. A Cerignola, nel Foggiano, un’esperienza forte con NoCap, che lavora prodotti come la passata di pomodoro biologica e si batte contro il caporalato. Calabria è terra di riscatto: una parte degli alloggi sono all’interno di beni confiscati alla criminalità organizzata. Nel programma, l’incontro con una cooperativa sociale che accoglie minori e giovani in difficoltà, e visite ad aziende agricole bio che si oppongono alla ‘ndrangheta.
Terra di legalità è anche la Sicilia dove, a Modica, si viene ospitati nel laboratorio dolciario Casa Don Puglisi, per conoscere la realtà delle “ragazze madri”. In omaggio c’è una barretta di cioccolato con ingredienti delle cooperative del commercio equo-solidale. Nel palermitano, infine, il classico circuito di Libera: Corleone, Cinisi, la Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato. Quindi i monumenti più famosi dalla città, assieme ai luoghi simbolo dell’antimafia.
Informarsi, poi partire
Quakche lettura, per prepararci a fare incontri autentici.
“Il viaggio e l’incontro. Che cos’è il turismo responsabile” di Maurizio Davolio e Alfredo Luis Somoza (Editrice Altreconomia)
“La nuova guida delle libere viaggiatrici” di Iaia Pedemonte e Manuela Bolchini, (Editrice Altreconomia, 2020)
“Lampedusa. Guida per un turismo umano e responsabile” di Ivanna Rossi (Editore Altre¬conomia)
Su RaiPlay si possono vedere o rivedere le numerose puntate della serie “Che ci faccio qui”, a cura di Domenico Iannacone. La cifra del giornalista molisano è incontro, dialogo, anima.
Per approfondire e rimanere aggiornati sull’ampio argomento della legalità, il sito di Libera, la rete di associazioni impegnate nel sostegno a legalità, giustizia sociale e tutela dei diritti: www.libera.it
Giugno 2022
il mondo secondo robintur
Città che rimangono nel cuore, panorami indimenticabili, esperienze imperdibili: leggi e lasciati ispirare.