Il Mondo da Scoprire - Racconti di viaggio - Stagione 3 | Episodio 4
È stata un importante luogo di approdo per tutte le più grandi civiltà antiche del Mediterraneo: Fenici, Greci, Romani, Arabi. È il luogo più meridionale d’Italia. È talmente a sud che dista dalle coste tunisine appena 113 km, mentre sono 150 i chilometri che la separano da Malta. Da qui per raggiungere le coste della Sicilia occorre percorrere più di 200 km via mare, tanto che ormai gli abitanti dell’isola preferiscono utilizzare il collegamento aereo con Palermo o Catania, vere appendici dell’isola sulla terraferma. Sì, la mia destinazione di oggi è proprio Lampedusa, porta d’Europa e cuore delle Isole Pelagie, che comprendono anche Linosa e il piccolo isolotto di Lampione.
Ascolta il podcast Robintur dedicato a Lampedusa e leggi l'articolo del magazine.
Fra due continenti
La prima persona che voglio incontrare per questo mio nuovo viaggio è Giusi Nicolini, sindaca di Lampedusa dal 2012 al 2017, unica donna a ricoprire quell’incarico e prima a denunciare all’Europa e al Mondo intero l’odissea dei migranti in mezzo al Mediterraneo.
“Lampedusa ha, come tutte le isole, delle caratteristiche legate alla insularità, come l’isolamento, che è anche un'occasione per rafforzare il carattere delle persone che abitano questi territori. A differenza di altre isole però, Lampedusa ha anche un aspetto di unicità geografica: trovandosi al centro del Mediterraneo e tra due continenti, è sempre stata un'isola particolarmente toccata e attraversata dagli uomini e dalla storia. Mi riferisco, ad esempio, all’attacco missilistico di Gheddafi del 1986, che contribuì a far conoscere l’isola al grande pubblico, il cui maggiore effetto negativo è stata la veicolazione di un turismo di massa improvviso, cresciuto al di fuori di ogni programmazione e pianificazione".
Lampedusa è stata anche protagonista di una delle più grandi tragedie del Mediterraneo, come il naufragio dell’ottobre 2013. Una storia che prima riguardava solo gli abitanti di Lampedusa e che dopo è diventata una storia pubblica. La posizione geografica ha forgiato un popolo tendenzialmente accogliente: un popolo che ha guardato verso nord tutte le volte che doveva reclamare diritti e che non ha mai rinunciato ad abbracciare le persone che arrivavano da sud e che hanno meno diritti dei nostri.
Non a caso nel punto più meridionale svetta la porta di ceramica e ferro, realizzata nel 2008 dall’artista transavanguardista Mimmo Paladino. Si chiama Porta di Lampedusa - Porta d'Europa, ed è un simbolo di accoglienza, al punto che per il restauro di qualche anno fa è stato lanciato un crowdfunding che ha raccolto in poche ore quasi 40.000 euro.
Le spiagge di Lampedusa
Mi dirigo in pieno centro: sto per andare a conoscere uno dei ragazzi che ha fondato l’hub turistico di Lampedusa, una sorta di punto informazioni aperto al pubblico ma che si sviluppa anche in una rivista, Isola Bella e in un portale, Visit Pelagie. Ad accogliermi c’è Andrea Pavia, al quale chiedo subito di portarmi a fare un giro. Ci sposteremo con la sua mitica Citroen Mehari!
“Lampedusa è abitata ufficialmente dall'Ottocento, ma ha una storia antichissima: da qui sono passati Fenici e Greci e lungo il perimetro costiero ci sono anche alcuni fortini difensivi che furono utilizzati durante la Seconda Guerra Mondiale e che ora si possono visitare con le guide autorizzate. Andrei subito a vedere la spiaggia più famosa, l’Isola dei Conigli, che fa parte della Riserva Naturale di Lampedusa e si raggiunge percorrendo un sentiero in discesa di circa 15 minuti. Anche se sono lampedusano, mi emoziono ogni volta che la vedo. È stata votata diverse volte come spiaggia più bella d'Italia dagli utenti di TripAdvisor e di altri portali web, da alcuni è considerata la spiaggia più bella del mondo. Per noi questo è un onore ma siamo anche consapevoli di come sia una risorsa da tutelare, salvaguardare e mantenere per le generazioni future".
Sempre lungo la costa sud-est, abbiamo diverse spiagge con sabbia bianca e mare azzurro cristallino: la Guitgia, Cala Croce, Portu n’Toni e Cala Madonna. Risalendo verso il porto, si trovano Cala Pisana, Cala Creta e Mare morto, dove è consigliato andare quando tira vento di scirocco. La parte nord è raggiungibile solo in barca, il mare è di un blu più intenso, la costa ricca di insenature e grotte dove fare il bagno ed osservare i delfini che giocano al tramonto. Tra il mese di febbraio e il mese di aprile, su questa costa è anche possibile avvistare il passaggio delle balene; in estate, basta prendere l’aliscafo per Linosa o Lampione e non è difficile avvistare tartarughe marine e delfini.
Un patrimonio ambientale da proteggere
È sabato mattina e decido di visitare l’area protetta di Lampedusa, situata lungo la costa meridionale, estesa per circa 360 ettari e comprensiva della spiaggia dei Conigli, dove nidifica la tartaruga Caretta Caretta, simbolo della Riserva Naturale. Ad accogliermi c’è Elena Prazzi, operatrice della Riserva.
“La riserva naturale regionale comprende gran parte della costa meridionale, è stata istituita nel 1996 ed è gestita da Legambiente Sicilia. Come in tutte le piccole isole, anche qui la biodiversità è molto elevata, con numerose specie vegetali ed animali esclusive, quindi endemiche, che non ritroviamo in nessun altro luogo. Molte di queste specie sono anche tipiche del Nord Africa, proprio perché dal punto di vista geologico Lampedusa è una propaggine del territorio africano. La Caralluma, ad esempio, è una pianta nordafricana presente in Europa solo a Lampedusa e in una piccola parte della Spagna meridionale. Poi abbiamo due piccoli rettili Colubridi e una particolare lucertola che vive solamente sull'isolotto dei conigli".
Da quando è stata istituita la riserva, sono stati portati avanti molti lavori a tutela della spiaggia dei Conigli per salvaguardare la nidificazione delle tartarughe caretta caretta durante l’estate. Prima del 1996 l’area era fortemente degradata con diverse forme di illegalità diffusa ed attività commerciali abusive. Fra i compiti della riserva, c’è dunque quello di garantire la corretta convivenza fra il turismo - che è la principale risorsa economica di Lampedusa - e la tutela dell’ambiente. Non a caso l’accesso alla spiaggia è oggi contingentato, distribuito su due fasce orarie (mattutina e pomeridiana), consentito a massimo 365 persone contemporaneamente e gestito attraverso la prenotazione.
"All'interno della riserva ci sono altri percorsi pedonali che offrono scorci panoramici suggestivi, come ad esempio il sentiero che arriva sopra alla Grotta della Tabaccaia, un luogo perfetto per fare il bagno e spesso raggiunto anche in barca. A ponente si trovano invece i sentieri che attraversano tutta la zona dei valloni, le valli scavate nel passato da corsi d'acqua che ora sono asciutti. Sui nostri sentieri, in primavera ed autunno è possibile avvistare numerose specie di avifauna migratoria, perché l'isola è interessata dal passaggio degli uccelli che dall'Africa si spostano in Europa durante la primavera e tornano poi dall'Europa in Africa in autunno per svernare: gru, cicogne, fenicotteri e diverse specie di falco”.
Anche la tavola sa di Mediterraneo
Finalmente è arrivata l’ora di cena. Affamato e curioso, vado al Cavalluccio Marino, un hotel ristorante gestito dalla famiglia Billeci dalla fine degli anni ‘70. La chef Giovanna Billeci, tra un piatto di Cous Cous e una cernia al forno, mi racconta lo spirito della cucina dell’isola, che non ha sviluppato dei piatti tipici locali e si è piuttosto lasciata influenzare dalle tradizioni di tutto il Mediteranneo e perfino dal passaggio delle spezie provenienti dai commerci via mare con paesi lontani. Mi lascio deliziare da una brick tunisina ripiena di patate, tonno, capperi e cipolla, dalla millefoglie di triglie che rielabora la ricetta delle sarde al beccafico, da una ricciola arrosto in salsa verde e da un assaggio di cous cous con cernia e salsa piccante di calamari.
Le Pelagie sott’acqua
È già domenica e mi attende una ricca giornata sott’acqua tra le isole dell'arcipelago. A guidarmi è Giuseppe Mancini, istruttore sub e giornalista specializzato, autore del libro Guida alle immersioni di Lampedusa, Linosa e Lampione. Lo incontro al Marina Diving Center e gli chiedo di portarmi nei siti migliori delle Pelagie.
"Prima tappa al Taccio Vecchio, senza dubbio il sito più rappresentativo di Lampedusa e anche il più bello: tutti coloro che si immergono qui, escono dall'acqua con un sorriso pieno di meraviglia. Taccio Vecchio si trova più o meno a metà della costa nord, ha un fondale estremamente vario, pareti, grandi massi adorni di spugne di tutti i colori e un tunnel stretto all’inizio, poi sempre più ampio fino a diventare una vera cattedrale, una enorme stanza subacquea con un lucernario attraversato dai raggi del sole che tagliano la penombra. All’uscita si trova una secca in cui la corrente porta i grandi pesci - tonni, barracuda - a passare sullo sfondo di sabbia e roccia chiara: uno spettacolo di luce e colori".
Con un’ora di aliscafo ci spostiamo a Linosa, 25 miglia a nord di Lampedusa. Qui il mare è verde e forma delle piscine naturali fra le rocce. Se fossimo a terra faremmo una passeggiata sul vulcano per vedere dall’alto tutta l’isola, le sue poche casette, le coltivazioni di capperi e lenticchie. Andiamo invece alla Secchitella, definita dalla comunità subacquea come uno dei cinque siti più belli del Mediterraneo. È una formazione rocciosa molto vasta ed estremamente varia: dobbiamo infatti considerare che Linosa, a differenza di Lampedusa, è un'isola vulcanica - l'unica delle Pelagie - connotata da scure pareti di roccia lavica. La Secchitella sembra quasi una città sommersa opera dell'uomo, con blocchi di pietra segnati da profondi canyon; la forte corrente che la attraversa porta tantissimi pesci di grande taglia come le cernie.
"La terza immersione da non perdere è a Lampione, la più piccola delle Pelagie, calcarea come Lampedusa e non abitata dall'uomo. Per fortuna, perché questo isolamento rende l’ambiente totalmente selvaggio con animali - sia sulla terra sia in acqua - che vivono assolutamente indisturbati. Dalla metà luglio, cioè quando l'acqua supera i 26 gradi, a Lampione arrivano gli squali grigi e rimangono per quasi tutta l'estate. Può capitare di fare immersioni circondati da 20-25 squali, mansueti e inoffensivi: i cuccioli, che sono più curiosi, si avvicinano e si lasciano fotografare anche a meno di due metri di distanza. Sono degli animali splendidi, veramente il pesce perfetto.”
Possimo episodio, il 20 luglio
Come ha detto il linguista Giovanni Ruffino, Lampedusa è uno di quei luoghi in cui arrivi convinto di saperne abbastanza e da cui ti allontani carico di dubbi. E’ vero, ma tra i tanti dubbi, ho anche delle certezze: quello di aver visitato un posto unico e magico, abitato da persone tenaci e accoglienti. Lascio Lampedusa e ti dò appuntamento al 20 luglio per andare alla scoperta di una famiglia di isole composta da … sette sorelle letteralmente esplosive. Non ti resta che continuare a seguire questo podcast e, se ti è piaciuto, condividerlo sui tuoi canali social.
il mondo secondo robintur
Città che rimangono nel cuore, panorami indimenticabili, esperienze imperdibili: leggi e lasciati ispirare.