Nella Spagna del Nord, tra Madrid e l’oceano, si snoda uno degli itinerari più celebri in Europa: il Cammino di Santiago. Ma non solo: in questo spicchio di Spagna si susseguono cattedrali gotiche e la modernità di Bilbao, i panorami delle Asturie e la gastronomia unica di San Sebastian.
Negli ultimi anni è stata riscoperta soprattutto per il Cammino di Santiago de Compostela, gli 800 chilometri di stradine e sentieri che conducono dalla Francia fino a uno dei punti più occidentali dell'Europa, Finisterre. Un itinerario antico e meraviglioso, percorso dai pellegrini fin dal Medioevo e che ancora oggi si attraversa a piedi in circa un mese. Ma anche per chi non voglia munirsi di conchiglia e bastone - i simboli di chi segue il cammino - la Spagna del Nord è una meta splendida in ogni stagione. E' un viaggio nell'anima iberica che racchiude le antiche cattedrali del Nord e le meraviglie gastronomiche dei Paesi Baschi, la modernità luminosa di Bilbao e le architetture medioevali delle Asturie, i sentieri dei pellegrini e i colori dell'Oceano Atlantico.
Un percorso da intraprendere anche in macchina o in autobus, se si hanno almeno dieci giorni da dedicare alla scoperta di questa parte del Paese che anche d'estate è rinfrescata dai venti marini.
Gli aeroporti dell'area collegati meglio con l'Italia sono Bilbao e Santiago de Compostela, ma si può partire anche da Madrid, la capitale politica e culturale spagnola, dove si trovano alcuni dei musei più importanti del Paese. Immaginiamo di tracciare da qui il nostro itinerario, per trovare nel raggio di qualche centinaio di chilometri le gemme più belle delle regioni del Nord, disseminate in un "ventaglio" ideale che congiunge Madrid a San Sebastian, al confine con la Francia, e Finisterre, passando per Bilbao, Santander e Oviedo.
A meno di cento chilometri da Madrid si trova Segovia, città di origine medioevale dalle caratteristiche case ornate di arabeschi a rilievo; il centro antico e l'imponente acquedotto romano all'ingresso della città vecchia sono stati proclamati Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco, come molte delle mete di questo itinerario. Merita una tappa anche la vicina Burgos, dove visitare il borgo medioevale circondato dalle antiche mura e la celebre cattedrale, considerata un capolavoro dell'architettura gotica.
Virando verso Ovest si prosegue fino a San Sebastian, nei Paesi Baschi. Donostia (è questo il suo nome basco) è stata nella Belle Époque la capitale del turismo spagnolo al Nord e la "Parigi del Sud", come testimoniano l'antica residenza estiva della famiglia reale spagnola, i ponti monumentali sul fiume, i vicoli dalle architetture liberty, lo splendido lungomare e la spiaggia della Baia della Concha, dove hanno passeggiato Mata Hari, Lev Trockij e Maurice Ravel. La città mescola tradizione e modernità e offre una delle cucine più prelibate dell'intera Spagna.
A caccia di architetture moderne la meta più famosa è la vicina Bilbao, un centinaio di chilometri più a ovest, una delle più importanti città industriali spagnole ridisegnata intorno ai nuovi quartieri nati dallo spostamento del porto ed all'edificio del celebre Guggenheim Museum. Il museo di arte contemporanea progettato dall'architetto canadese Frank O. Gehry, in titanio e pietra calcarea, sembra una nave, un pesce, un fiore a seconda dell'angolazione da cui si guarda, ed ospita esposizioni temporanee e un ricca collezione permanente.
Spostandosi lungo la costa dell'Oceano si incontra Santander, centro animato e colto sede ogni estate dell'omonimo festival musicale. Anche questa era una delle raffinate mete estive dell'aristocrazia di inizio XX secolo. Vale una sosta per alcuni notevoli monumenti e palazzi storici, i giardini, le fontane, le spiagge, i caffè, il faro e i "paseo", i viali lungomare, oltre ad alcuni piccoli ma preziosi musei.
Nei dintorni, a Santillana del Mar, si trova uno dei più famosi siti dell'arte preistorica, la grotta di Altamira, anch'essa patrimonio dell'umanità UNESCO. Il piccolo borgo è una delle tappe del Cammino di Santiago ed un vero scrigno di chiese e antichi palazzi come la Collegiata romanica.
Proseguendo verso Ovest si arriva a Oviedo: la città cristiana più antica della Spagna, storica capitale del Regno delle Asturie e della nobiltà del Paese, dove lasciarsi incantare da chiese neoromaniche e cattedrali gotiche, portoni bizantini, edifici barocchi, palazzi e fontane medioevali, teatri, mercati. Durante la visita concedetevi una passeggiata nei vicoli del centro medioevale punteggiato da piazzette, vecchie botteghe tradizionali, artigiani della pelle, atelier d'arte e localini, sostando in una delle tipiche siderias nella città vecchia, per assaggiare il sidro di mele, bevanda locale per eccellenza, e i piatti a base di pesce e selvaggina.
A circa 300 chilometri si approda poi a Santiago de Compostela, il capoluogo della Galizia. La sua cattedrale dell'XI secolo custodisce le spoglie dell'apostolo Giacomo il Maggiore ed è la meta finale del celebre Cammino. Da non perdere la vista che si ammira salendo sul tetto e il chiostro cinquecentesco. Santiago racchiude miriadi di leggende e le testimonianze di secoli di pellegrinaggi, offrendo un'atmosfera suggestiva e cosmopolita, oltre a uno splendido centro storico di impianto medioevale.
Da qui si può scendere per qualche giornata di mare nelle belle località marine della costa al confine con il Portogallo, come la deliziosa El Grove, o tornare verso Madrid con qualche ulteriore sosta nelle città nell'interno, come Leon, città d'arte ricchissima di monumenti, Salamanca, "la piccola Roma" sede della più antica università spagnola, e Avila, con le spettacolari mura difensive ornate da torrioni.
San Sebastian, capitale dell'alta cucina in miniatura
San Sebastian varrebbe una visita anche solo per la sua gastronomia: la città è stata definita la capitale mondiale del gusto. La sua è una cucina straordinariamente creativa e raffinata che mescola influenze spagnole e francesi, da assaggiare nei ristoranti ma anche nell' "alta cucina in miniatura" dei pintxos, gli stuzzichini locali. Queste "tapas" in versione basca uniscono baccalà, polipo, ostriche, gamberi, uova, prosciutto, foie gras o formaggio in squisite ricette. Si gustano facendo brevi tappe nei tanti locali del centro storico e si innaffiano con lo chacolì, il fresco vino locale bianco e beverino.
All'origine delle meraviglie gastronomiche della cucina donostiana ci sono le Società Gastronomiche, Txokos (buchetti) in lingua euskadi: associazioni ricreative popolari nate alla fine dell'800 dove i soli uomini si riunivano in piccole taverne private con tavoli, dispensa e fornelli, per incontrarsi, cucinare, mangiare, giocare a carte e sottrarsi al controllo del regime politico. Ancora oggi sono attive ed è possibile farsi invitare a degustare piatti spettacolari.
Gallery

La Cattedrale di Santiago del Compostela

Acquedotto romano nella città di Segovia

L'arte rupestre della grotta di Altamira

Cattedrale di Burgos, Castiglia e León
il mondo secondo robintur
Città che rimangono nel cuore, panorami indimenticabili, esperienze imperdibili: leggi e lasciati ispirare.