Grande, la più grande, proprio nel cuore del “cerchio” delle Cicladi. Mykonos, poco più a nord, la guarda dall’alto, Ios e Santorini dal basso.
Ma lei, Naxos, non è seconda a nessuno, non teme questi sguardi. Lei è bella, bellissima, e non le interessano i riflettori. Si lascia guardare, ma solo con incanto. Un’alta catena montuosa disseminata di villaggi tipici e scorci d’altri tempi. A scendere, verso oriente, una costa impervia interrotta da calette di sabbia nascoste.
Sull’altro versante, una distesa di piccoli campi coltivati che regalano ogni ben di Dio: ortaggi, cereali, agrumi, vigneti, ulivi. Se solo potessimo volare, vista dall’alto l’isola di Naxos sembrerebbe un mosaico bizantino di piccole tessere che dal Monte Zeus scendono fino al mare. Il mare, appunto. Semplicemente turchese, pronto ad accarezzare le magnifiche spiagge della costa occidentale, lunghe distese di sabbia bianca, bionda o dorata. Basta una foto in primo piano della battigia, proprio dove l’onda si infrange sulla rena, e già puoi raccontare di trovarti ai Caraibi. Trasparenza assoluta.
Le spiagge
A nord ovest, la punta arida del promontorio di Stelida si allunga rocciosa nel blu dell’Egeo. Poco dopo la punta, ecco aprirsi la grande baia di sabbia bianca di Aghios Prokopios. In cima, la chiesetta ortodossa con la tettoia in foglie e le sedie impagliate per riparare i fedeli dal sole, come nel dehors di una taverna.
Seguendo un ideale giro in senso antiorario che ti porta dalle spiagge più vivaci e affollate alle più selvagge e isolate, non ti resta che contare le sfumature di blu ogni giorno su una spiaggia diversa.
Dalla piccola baia di Agia Anna alle dune di Plaka, poi la timida Kastraki con splendida vista su Paros. Aliko, immersa in una riserva naturale; Agiassos, paradiso di silenzio; e giù giù sulla punta sud-orientale Panormos, orlata di palme in perfetto stile caraibico. Infine, sulla costa est, Psili Ammos, arbusti e macchia mediterranea fin quasi al mare ad offrire ombra naturale ai bagnanti.
Naxos la fertile
Fertile e florida, quest’isola, e le leggende non sono mai casuali. La tradizione della Grecia antica proprio qui fece infatti nascere Dioniso, il dio del vino. E proprio qui si prepara un liquore unico al mondo. Si chiama Kitron, ma non viene dal limone, viene dal cedro. E non dal frutto, bensì dalle foglie, che vengono raccolte in ottobre - senza esagerare per non danneggiare l’albero – distillate con acqua ed alcool e profumate di zucchero. Il colore del liquore varia dal verde al giallo al bianco, quindi ogni bottiglia esprime un diverso grado alcolico e una maggiore o minore concentrazione zuccherina: la versione più dolce (verde) è meno alcolica, mentre la versione gialla, più aspra, è decisamente fortissima!
Naxos l’arcaica
Nonostante il turismo internazionale e le ottime attrezzature per l’ospitalità, a Naxos puoi ancora sentire il sapore dell’arcaico. Basta lasciare la costa e inseguire il dedalo di paesini dell’entroterra per trovare angoli di pace assoluta, botteghe, taverne. E per scoprire i Kouroi “addormentati”, grandi statue di marmo rimaste incompiute, sdraiate al suolo e abbandonate nelle cave di pietra. Parliamo di giovinetti lunghi da 5 ad oltre 10 metri, commissionati forse da ricche famiglie locali e scolpiti con le sembianze degli Dèi. La loro storia in realtà è misteriosa e dovrai darti da fare per trovare una guida del luogo che ti racconti tutte le leggende e le ipotesi sull’origine dei Kouroi.
Sei poco avventuroso? Per trovare un’atmosfera di Grecia autentica a Naxos, è sufficiente perdersi nel vecchio quartiere di Kastro o passeggiare per le viuzze del mercato antico e della Chora e fermarsi a cena da Apostolis: una bicicletta gialla appesa al posto dell’insegna, i tavoli nella piazzetta e fili invisibili che corrono tra muri ed alberi a sostenere decine di romantiche lanterne dai colori pastello. O gustarsi il tramonto attraverso la Portara, il portale di marmo che rappresenta l’unico resto di un tempio rimasto incompiuto.
Storia mista a leggenda. Relax ed avventura. Vento e bonaccia. Vivacità e silenzio. Detta così, l’isola di Naxos sembrerebbe per tutti. Invece è per pochi, quelli giusti.
il mondo secondo robintur
Città che rimangono nel cuore, panorami indimenticabili, esperienze imperdibili: leggi e lasciati ispirare.