Real is Beautiful recita il payoff della Lituania. In effetti questa piccola Repubblica Baltica ti accoglie con un’umiltà domestica e familiare, lasciandoti immergere nei suoi miti che affondano le radici in tempi lontani.
A Vilnius lasciati abbracciare dal centro storico antico perfettamente conservato e dalla vivace arte di strada fra murales, festival, boutique, distretti di artisti ed artigiani e la curiosa Užupis, il quartiere che si è autoproclamato repubblica indipendente, dotandosi di una propria costituzione.
A due ore da Vilnius rimarrai a bocca aperta di fronte alla Collina delle croci. Luogo di pellegrinaggio cristiano e simbolo dell’identità nazionale e della sua battaglia di indipendenza dall’Unione Sovietica, questa altura è letteralmente cosparsa di croci di tutti i colori e di tutti i materiali, ricche e poverissime, in un melting pot affascinante che sa di fede, speranza ed uguaglianza di fronte a Dio.
Come in tutte le Repubbliche Baltiche e nella vicina Finlandia, anche in Lituania è la natura a dominare. Tanti i parchi nazionali e primo fra tutti, per atmosfera e suggestione, il Curionian Spit. Iscritto fra i Patrimoni UNESCO, il sito ruota attorno alla lingua di sabbia che separa il Mar Baltico dalla Laguna di Curonia: un posto unico, con dune bionde che si gettano in mare accanto a fitte foreste il cui verde scuro è in netto contrasto con la nudità della sabbia. E lo stesso vale per Trakai, l‘unico parco nazionale storico in Lituania che raccoglie preziosi punti di riferimento dell’arte e della tradizione locale disseminati in un territorio di laghi e foreste dall’aspetto scandinavo.